Ricordo il giorno preciso in cui hanno smesso di piacermi le giostre. Dovevo avere non più di cinqueseianni.
Ricordo che piansi per abitudine quando capii che ce ne stavamo tornando a casa e la serata alle giostre era terminata. Per farmi smettere mi misero di peso prendendomi da sotto le ascelle, che dolore, sul cavallo marrone scuro della giostra che gira e basta, sta poi a te trovare un buon motivo per divertirti.
Che delusione su quel cavallino di plastica marrone che girava e basta. Quel giorno non trovai davvero nessuna cosa divertente e pensai a quale sorta di idiota ero stato a desiderare quell'ultimo giro sulla giostra che gira e basta.
Iniziai a odiare anche l'omino dentro il gabbiotto dove si paga il biglietto per girare e basta. Ma che colpa ne hanno gli altri della nostra idiozia?
G_
1 commento:
sai già cm la penso sulle giostre che girano e basta... e nn dimenticare che alle spalle dell'uomo nel gabiotto ci sono millemilioni di premi da vincere!!
Vissino.
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