Lettere di amici [006] - Scelta di fede - di Vissino



Vedo in quest’opera il trionfo dell’Amore.
Leggenda pagana che ha per protagonista un dio ben diverso da quello che conosciamo, eppure l’Amore è lo stesso. Un uomo che abbraccia e sostiene e solleva la donna che lo rende felice, un Dio che accompagna la sua creatura tanto amata che la tiene tra le braccia quasi proteggendola da tutto ciò che può ferirla e farle male.
Ed è solo così che vedo Dio, nell’Amore. Dio come Amore.
Puro di una purezza che a pochi è permessa, una purezza senza condizionamenti; caldo che riempie il cuore fino a dilaniarlo, dolce, ma pieno di scelte e forse sacrifici come ogni vero percorso deve essere, e facile, facile da percepire, da scoprire, da vedere in ogni piccolo segno , negli occhi delle persone, nella semplicità di un sorriso, nella serenità del cure di chi già lo ha accolto nella sua vita senza riserve.

“qui è presente una delle manifestazioni di Agape,” disse, spegnendo la sua terza sigaretta. “Non è l’unica ma è una delle più pure.
Agape è l’Amore totale, l’Amore che Divora chi lo prova. Chi conosce e sperimenta Agape, si accorge che solo l’amore è importante a questo mondo. Questo è l’ Amore che Gesù provò per l’umanità, un sentimento talmente grande da scuotere le stelle e mutare il corso della storia. Con la sua vita umile e giusta riuscì a realizzare quello in cui fallirono re, eserciti, imperi.
“nel corso dei millenni di storia della civiltà, molti uomini sono stati preda di questo Amore che Divora.
Avevano così tanto da dare- e il mondo richiedeva assai poco- che furono obbligati a cercare rifugio nei deserti e nei luoghi isolati: l’Amore era troppo grande e li trasfigurava. Divennero i santi eremiti che veneriamo ancora oggi.
[…]
Per gli antichi “Entusiasmo” significa trance, impeto, legame con Dio. L’Entusiasmo è Agape diretto verso un’idea, verso qualcosa.
Ci siamo passati tutti. Quando amiamo e – dal profondo della nostra anima crediamo -, ci sentiamo più forti del mondo e siamo pervasi da una serenità derivante dalla certezza che nulla potrà distruggere la nostra fede. Questa strana forza ci consente sempre di prendere le decisioni giuste al momento appropriato; quando raggiungiamo il nostro obiettivo, ci sorprendiamo delle nostre stesse capacità. Durante il Buon Combattimento, null’altro ha importanza: infatti, siamo stati guidati dall’Entusiasmo fino alla meta.
“normalmente l’Entusiasmo si manifesta con il suo enorme potere nei primi anni della nostra vita. Vivendo ancora un legame forte con la divinità, allorché ci dedichiamo con grande partecipazione ai nostri giochi, le bambole prendono vita e i soldatini di piombo riescono a marciare. Quando Gesù disse che il Regno dei Cieli apparteneva ai bambini, si riferiva ad Agape sotto forma di Entusiasmo. I bambini gli si avvicinarono senza badare ai suoi miracoli, alla sua saggezza, ai farisei e agli apostoli. Erano pieni di gioia, spinti dall’Entusiasmo”
[…]
“ Normalmente, l’Entusiasmo ci sfugge dalle mani per queste piccole cose, che non posseggono la minima importanza di fronte alla grandiosità di ogni esistenza.
Perdiamo l’entusiasmo per via delle nostre insignificanti ma indispensabili sconfitte durante il Buon Combattimento. E siccome non sappiamo che l’Entusiasmo è una forza molto più grande, volta alla vittoria finale, ce lo lasciamo sfuggire tra le dita, senza comprendere che, con esso, scivola via anche il vero significato della nostra vita. Colpevolizziamo il mondo per il nostro tedio, per la nostra sconfitta, scordandoci della nostra colpa nell’aver perduto questa forza travolgente che giustifica tutto, la manifestazione di Agape sotto la forma dell’ Entusiasmo.” -Il cammino di Santiago-

Personalmente ho sentito Dio proprio in questo Amore, con questo Amore mi sono sentita riempita da un sentimento più grande di me, quasi incontenibile, ingestibile, me ne sono sentita sopraffatta, ne ho avuto paura,” non posso controllarlo come tutto il resto”ho pensato, ma posso scegliere se lasciarlo entrare, se lasciargli aprire quella porta a cui bussa da così tanto, o far finta di nulla, alzare il volume dei miei pensieri, del mio caos, ignorare che è Lui che desidera entrare nella mia vita e accompagnarmi sulla mia strada, tappa dopo tappa, cima dopo cima, tenendomi la mano proprio come un amante che sorregge, per non far inciampare l’amata nel cammino.

Vissino

4 commenti:

Anonimo ha detto...

...E se invece fosse solo come dice Sartre: "L'uomo ama solo per essere amato"?
...
Cri

G_ ha detto...

E se fosse che si "ama" perchè non si ha nulla di meglio da fare?
:P

G_

Anonimo ha detto...

E SE FOSSE SOLO CHE A VOLTE è SEMPLICEMENTE BELLO DARE UNA CHANCHE A QUELLO CHE SENTIAMO???

Vissino.

Anonimo ha detto...

E se non fosse?