Sfiorati appena

Piano frequento ciò che mi ha dannato
accettando di riassaporare l’inganno
d’amore.

Piano mi suggerisco
di tornare a scommettere su un qualcosa
di esterno alla mia sola coscienza.

Piano conosco,
mi lascio conoscere
mi lascio percorrere.



G_

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei raccontarti una storia di tanti anni fà:
ma prendila alla leggera.
Te la scrivo soltanto perchè ogni capodanno, verso il 5 gennaio, mi passa tra la mente
A capodanno del 71 ci provai di brutto con una ragazza che si chiamava Paola.
Mon mi piaceva molto ,ma la sorella che era più simpatica e carina
era fidanzata con un mio amico e io ero giovanissimo.
Lei la notte di capodanno mi mando in bianco .
Aveva 4 anni più di me e mi disse che non mi voleva chiamandomi ragazzino .
Io recuperai dei botti e, un po scherzando e un po arrabbiato ,all'uscita dalla sala da ballo
veramente gli scoppiai un pedardo ad una gamba bruciandole una calza e di struscio il tallone.
Il giorno prima della befana me la vidi piombare a casa dei miei con sua sorella.
Lasciò sua sorella in un'altra stanza e a mi chiuse a chiave nel salotto e mi chiese arrabbiatissima il perchè di quel pedardo facendomi vedere il segno .
Io mi inventai una storia al volo , veramente volevo giustificarmi e non sapevo come,
mi inventai che ero innnamorato di lei , non mi disperai ne piansi,neppure recitai.... ero da un'altra parte .
Mentre io pensavo a sua sorella che era nell'altra stanza e intimorito inventavo ogni storia per liquidarla alla svelta
mi ritrovai che era partita e faccemmo all'amore sulla stessa poltrona in cui mi aveva accusato e stretto come un violento e pazzo contro le donne .
Non so neppure io come fù,ma fu con grande passione e libertà, e poi dopo che mi ero dichiarato come facevo a tirarmi indietro ??
Usciti dalla stanza un po intimorito e con mio grande stupore annuncio alla sorella che ci eravamo fidanzati.Per tre mesi appena ci lasciavano un attimo soli
o in macchina o in cucina o sotto casa ci scatenavamo in esercizi sessuali incredibili.
Poi un giorno incrociammo sua madre sotto casa e lei mi presento come un amico.
Io da quel giorno non la volli più vedere e decisi che con le donne da allora in poi sarei stato sincero e conseguente:
ci avrei provato solo con donne che mi sarebbero piaciute molto ,simpatiche e carine,
e avrei detto di essere immamorato solo alla donna che avrei amato veramente, e sopratutto non avrei mai più usato pedardi neppure a capodanno

Da allora non ho mai più fatto all'amore molto spesso ma l'ho fatto solo con donne che ho amato totalmente.
E non sono mai più stati esercizi sessuali ma intrigate complicazioni ogni volta con sussulti e picchi altissimi sconvolgenti e crolli e pianti e tutto quello che succede quando si fa all'amore veramente .
Paola quando seppe che mi sarei sposato con Giulia che faceva parte dello stesso giro di amicizie e ha come lei quattro anni più di me
mi telefono dicendomi che mi avrebbe portato in regalo un servizio di posate e piatti
e che sarebbe arrivata a casa dei miei , la stessa casa di quel giorno prima della befana, la mattina dopo alle 9.
Io dissi grazie ma non ebbi il coraggio di dirle che la mattina dopo non mi avrebbe certamente trovato in casa.
Sono passati 36 anni e quel servizio di piatti non l'ho mai avuto, anzi io e Giulia talvolta ci abbiamo schersato sopra:
che forse quel servizio di piatti avrebbe potuto mia cambiar le nostre vite e Paola ce li voleva regalare sperando che ce li saremmo poi un giorno tirati dietro uno alla volta ??

Oggi Paola è primario al San Camillo e quando passo al San Camillo evito il suo reparto.

La sorella è stata una delle prime femministe assieme alla mia di sorelle
La mia vita è un dilemma e questo lo so:
tra passione e cervello , tra cuore e sensi , in mezzo la volontà .
La volonta di essere alla prossima stazione a riempirmi d'amore ma non se cuore e sensi poi riuscirebbero a lasciarmi la voglia di ripartire.

Anonimo ha detto...

Funziona così: divido per 3 la cifra totale, perché siamo in tre a pagare. Ma in tutto, in casa, siamo quattro.
Sicché divido la cifra totale anche per 4, in modo da ottenere la quota di chi ora non c'è ma che deve comunque pagare.
Il 1/4 dunque ottenuto viene diviso per i tre che pagano attualente, in modo tale che alla fine, nonostante gli anticipi per chi manca, tutti e quattro abbiamo pagato la stessa cifra.
Come controprova, se alle spese divise per 3 storni quel terzo dell'1/4 di chi manca, alla fine le quattro quote si equivalgono perfettamente (o quasi, vista l'impossibilità di arrotondare in modo completo tutte le infinite cifre dopo la virgola).

E questo è tutto.

Anonimo ha detto...

L'uomo non vive l'amore, ma si lascia vivere da esso.
L'uomo non ama, si lascia amare.
Di fronte alla forza del sentimento e della passione, l'uomo si trova disarmato e ha solo due possibilità:
fuggire o lasciarsi sopraffare.
Se si lascia prendere da Amore, ogni organo del suo corpo trova una nuova linfa vitale che lo alimenta di nuove sensazioni: le gambe instabili vengono sorrette dal battito accelereato del cuore; le mani tremanti trovano equilibrio nelle carezze donate; nello stomaco ali di mille farfalle alleviano il bruciore del desiderio che diventa insopportabile di fronte a ciò che di più bello non si è mai visto.
Se invece l'uomo fugge, non rischia di non soffrire, rischia di non amare per nulla.

Con amicizia
Cristina